L’esagramma del mese: Lo Slancio Creativo (giugno) #IChing #Esagramma 1

di Andrea Biggio

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giugno/luglio

“Quando si è un Dragone non si fa la lepre!” 

Esagramma 1 – Qian 乾 – Lo Slancio Creativo

Nel ciclo delle stagioni ci troviamo all’inizio della stagione estiva. Dopo l’esagramma 43, Mostrarsi Risoluti, Lo Straripamento, la Decisione, segue l’esagramma 1 Il Creativo, che apre il libro primo, sezione prima, dell’Yi Jing (I Ching): dopo la fioritura primaverile ecco arrivare il periodo dei frutti. Nella figura di questo esagramma, l’accumulo di linee yang completa la salita dal basso, occupando tutti i sei posti, e, dopo aver eliminato l’ultima oscurità yin, genera il culmine della luce, cioè il solstizio d’estate (etimologicamente dal latino “sol” sole e “stitium, sistere”, stare) 21 giugno . Si ricorda che in Cina gli equinozi e i solstizi rappresentano il centro delle quattro stagioni e non già l’inizio, come da noi.

01 - qian ideogramma arcaico

乾 Qian è il nome dell’esagramma
Vuol dire cielo, firmamento, mascolino, il sovrano. L’ideogramma è molto antico e poco usato fuori dall’Yi Jing. È formato da due gruppi: a destra un germe, ancora celato sotto terra, che riceve il primo impulso a nascere; a sinistra il sole tra piante, sopra, e radici, sotto, a simboleggiare tutto l’esistente dal più alto al più profondo. Il sole, che levandosi ogni mattina penetra tra le foglie delle piante per far sentire la sua forza fino alle radici, è preso come simbolo per designare la causa prima e misteriosa di tutte le cose perché, con i suoi ritmi dona alla terra Luce e Vita e il suo regno è il cielo.

L’esagramma e i due trigrammi componenti la figura
Le sei linee rappresentano il pieno dispiegamento delle qualità yang: soprattutto forza, fermezza ed energia d’attivazione. È detto: “così il Nobile Uomo rende sé stesso forte ed instancabile”. Il movimento vigoroso ripetuto del Cielo (presente sia nel trigramma di sotto che in quello di sopra) indica che è presente un forte potenziale d’iniziativa, della capacità di far sorgere il nuovo e promuoverne la sua realizzazione. Il Cielo è il simbolo di questa energia creativa e il volo del Dragone è la metafora dell’uso possente, ma equilibrato, di tale forza.

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Il Dragone è un animale dell’immaginario umano che, onnipresente nella mitologia cinese, emerge dalla profondità delle acque per volare nel cielo, simbolo della forza e dell’energia yang. In Cina lo si vede tuttora dappertutto ma, a differenza del Drago occidentale che sputa il fuoco distruttore e viene combattuto da eroi e santi, in Estremo Oriente esso è un animale acquatico che “sputa” acqua feconda sugli uomini ed è considerato simbolo del “Verbo Creatore”. Nel ciclo delle stagioni, il Dragone cinese è così simbolizzato: in inverno (yin culminante), è immobile nel fondo dei fiumi per riempirsi di acqua; in primavera (yang nascente), si sveglia in mezzo ai tuoni e ai lampi dei temporali per lanciarsi verso il cielo; in estate, (yang culminante) lo vediamo volare nelle altezze del cielo da dove sparge, sotto forma di pioggia feconda, l’acqua accumulata nel profondo dei fiumi perché sulla terra si possano riattivare le forze creative; infine, in autunno (yin nascente), ridiscende verso i fiumi allo scopo di restaurare le sue forze e rifocillarsi nuovamente di quell’acqua, simbolo di saggezza. In occidente vi è una simbologia, alchemica e psicologica, analoga: l’Uroboro, che è il simbolo egiziano del drago che si mangia la coda, l’uno in sé stesso. Archetipo junghiano della totalità, di ciò che è indifferenziato, rappresenta l’avvio del “processo d’individuazione”, dello sviluppo della personalità, perché da esso (il cerchio, il rotondo) ogni cosa ha origine.

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Il Responso
Quando si è un Dragone non si fa la lepre!

Il potenziale di situazione nel management
Il potenziale di situazione del manager è in questo caso di avere davvero estesi potenziali in ogni dove, su cui far leva e che spetta soltanto a lui di trarne partito! Lo “Slancio Creativo” può liberare la grande capacità dello yang, del “Cielo”. L’esagramma è estremamente favorevole, nel suo complesso, anche se qualche linea mobile mette in guardia il consultante. Dunque il manager dispone di un potere fecondante proprio del momento in cui splendore e vigore sono giunti al punto di manifestarsi completamente. Il manager, prima di esprimere questa creatività, ha il dovere verso se stesso di prenderne coscienza! Qui, infatti, si parla di potenziali fisici, intellettuali, morali, emozionali e spirituali: insomma di un “capitale yang” davvero invidiabile.

Alimentazione e stile di vita in Estate
Nella Teoria dei 5 Elementi l’ESTATE appartiene naturalmente all’elemento FUOCO ed è collegata al cuore e all’intestino tenue, i quali, secondo la MTC (medicina tradizionale cinese) sono gli organi interni, complementari tra loro, maggiormente attivati in questa stagione.

L’uomo deve armonizzare il suo Qi, il suo “soffio vitale” con quello delle stagioni, a pena di veder sorgere dentro di lui disfunzioni psichiche e fisiche. Le quattro stagioni sono i ritmi dell’anno, cui corrispondono i ritmi del giorno e i ritmi di tutta una vita, ognuno regolato dalle stesse variazioni dell’energia, della vitalità, del Qi. La teoria dei 5 Elementi, dunque, studia le Cinque Attivazioni d’Energia, nello spazio-tempo, secondo le stagioni, le ore del giorno, le età della vita e secondo il luogo sulla Terra.

Se la Primavera è una nascita, l’Estate è l’apogeo della vitalità. L’Estate, legata al Fuoco, è proliferare, moltiplicarsi, lussureggiare, fiorire e far fiorire: la sua funzione è, dunque, quella di portare a compimento. Il Dao (Tao) dell’estate è la manutenzione della crescita della vita, dice Yang Zhang.

L’organo corrispondente è il Cuore, cioè l’Imperatore incaricato di portare l’ordine universale nel nostro corpo: l’Imperatore è anche il sole dell’impero. Il Cuore è il nostro sole, il nostro Fuoco, sorgente di vita, di calore, di luce ed è il centro del Sistema Ritmico, incaricato dell’equilibrio tra le polarità superiore e inferiore.

Il cuore e le arterie ben funzionanti sono una garanzia di salute e lunga vita e per questo dobbiamo mantenerli in forma con lo stile di vita (per esempio: camminate quotidiane) e l’alimentazione (mantenersi snelli e flessibili) allo scopo di evitare pesantezza e quindi palpitazioni, tachicardie e infarti. Questi problemi cardiaci esprimono spesso tutto il nostro disagio nel gestire gli stati emozionali, nel prendere sempre le cose troppo seriamente e nel privarci del piacere in ciò che facciamo. Senza dimenticare che, anche gli eccessi nel piacere e nelle passioni, possono portare agli stessi effetti di indebolimento del cuore.

I peggiori nemici del cuore sono i grassi saturi animali, lo zucchero (compresi tutti gli altri dolcificanti raffinati) e l’eccesso di sale. L’alimentazione più indicata per un cuore sano è, ancora una volta, prevalentemente basata su verdure e frutta di stagione, legumi e, soprattutto, cereali integrali, usando soltanto sale marino (possibilmente quello bio siciliano, proveniente da Trapani, che è uno dei migliori al mondo). Ricordiamo che il salgemma comunemente in commercio, di provenienza terrestre, ha un contenuto di sodio troppo superiore a quello marino, sia perché estratto dal suolo, sia perché integrato con altri composti di sodio. Il sale marino, invece, contiene circa il 78% di cloruro di sodio al quale si uniscono pure magnesio, potassio e calcio, mentre il salgemma può arrivare anche al 98% di cloruro di sodio con solamente un 2% di ferro!

D’estate, anche gli stili di cottura leggera sono una chiave di volta importante per tenere il cuore “leggero” e capace di fornire il giusto ritmo, senza pericolose cadute di pressione o preoccupanti ipertensioni. Si ricorda, infine, che per un cuore “tenero” e “dolce” sono necessarie, paradossalmente, verdure dal sapore “amaro” come rape, scalogno, radicchio, tarassaco e altre, che forniscono il giusto grado di elasticità a quest’organo capace di mantenerci sempre giovani.

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