Introduzione al Feng Shui

Oggi il Feng Shui 风水 va di moda in architettura e nell’arredamento, ma, in realtà, questa è solo una fra le sue tante possibili applicazioni, perché lo scopo ultimo del Feng Shui è quello di trovare il miglior equilibrio dinamico fra l’essere umano ed il suo ambiente. Ciò è possibile solo agendo in armonia con le energie cosmiche del Cielo e della Terra, nello spazio e nel tempo, come spiega l’I Ching, Il Libro dei Mutamenti, dalla cui antica sapienza derivano tutte le arti orientali, compreso il Feng Shui stesso:

Il (Libro dei) Mutamenti contiene la misura di Cielo e Terra, perciò con esso si può abbracciare e interpretare la via del Cielo e della Terra.
Se, guardando in alto contempli i segni del Cielo, e, guardando in basso, indaghi le direzioni della Terra, puoi comprendere le situazioni dell’oscuro e del chiaro [Yin e Yang].
Ritorna all’origine e ribalta la fine, così conoscerai come si esplicano la morte e la vita.
Le essenze [Jing] e i soffi [Qi] costituiscono gli esseri, il vagabondare dell’anima [Hun] costituisce i cambiamenti, così conoscerai il modo di essere e di manifestarsi degli spiriti [Shen] e dei demoni [Gui].
Poiché in questo modo diverrai simile al Cielo ed alla Terra, non entrerai in contrasto con loro. La tua saggezza conoscerà i diecimila esseri e la tua via abbraccerà ogni cosa sotto il Cielo. Perciò non commetterai alcun errore, potrai operare ovunque senza lasciarti trascinare in nessun luogo. Godrai del Cielo e conoscerai il tuo mandato (celeste), perciò sarai libero da preoccupazioni. Ti sentirai stabilmente ancorato a terra, genuino nella tua benevolenza e così sarai capace di esercitare amore. I tuoi schemi abbracceranno tutte le trasformazioni del Cielo e della Terra e così non compirai trasgressioni. La tua flessibilità si adatterà ai diecimila esseri e così non ne dimenticherai nessuno. Comprenderai in profondità la via [Dao] del giorno e della notte e così raggiungerai la conoscenza.
Perché lo spirito [Shen] non è limitato a nessun luogo e il Mutamento [Yi] non è limitato da nessuna forma.

Yi Jing (I Ching) v.4

Feng Shui 风水 significa letteralmente “vento e acqua“. Prende quindi il nome dalle due forze naturali principali che modellano il paesaggio, ma, in termini più generali, l’azione del vento sull’acqua è l’immagine degli effetti visibili (le onde) delle forze invisibili (il vento) che trasformano tutte le cose.

L’Esagramma dell’I Ching che descrive l’azione del Vento ☴ sull’Acqua ☵ è il numero 59 ䷺ 渙 Huàn, La Dissoluzione (La Dispersione) che, alla Grande Immagine, recita:

Il Vento si muove sull’Acqua : in tempi di Dissoluzione gli antichi Re sacrificavano al Supremo ed erigevano e consolidavano i templi.

Yi Jing (I Ching 59.iv)

La Sentenza dell’Esagramma 59 riporta l’espressione:

Il re assume il possesso del tempio ancestrale

Yi Jing (I Ching) 59.0

È interessante notare che la stessa frase compare nella sentenza dell’Esagramma 45 ䷬ 萃, La Raccolta, che è l’Esagramma del Cielo Anteriore dell’Esagramma 59 [1].

Nella tradizione, con l’espressione Cielo Posteriore (alla nascita) si intende il mondo apparente dei cicli vitali che noi possiamo percepire, mentre Il Cielo Anteriore (alla nascita) rappresenta il mondo ideale che viene prima della manifestazione concreta dei fenomeni.

Il re si avvicina al tempio per compiere i riti, ricollegandosi in questo modo all’antica tradizione degli antenati che avevano eretto templi e stabilito i rituali. Questo avvicinamento solenne rinnova il legame fra il mondo materiale ed il mondo dello spirito, fra il Cielo Anteriore ed il Cielo Posteriore, fra il piano sincronico ed il piano diacronico, fra la filogenesi e l’ontogenesi.

L’ideogramma wang 王, re, esprime lo stesso concetto: graficamente è composto da 3 linee orizzontali, che rappresentano le Tre Potenze dell’Universo, Cielo, Uomo e Terra, unite da un tratto verticale, il re, che ha il compito di garantire l’armonia di tutte le forze vitali officiando i riti nel luogo giusto al momento giusto.

Allora, lo scopo più nobile ed antico dell’arte del Feng Shui è quello di mantenere costantemente il legame con il Cielo Anteriore, con il flusso “genetico” e spirituale che ci collega con i nostri predecessori e, più in generale, con la storia della vita sulla Terra.

A tal fine il Feng Shui ha elaborato metodi e strumenti geomantici ed astrologici per determinare:

  • il tempo più adatto per celebrare i riti e compiere i sacrifici,
  • il luogo più adatto per posizionare tombe, templi e santuari,
  • la loro forma ed il corretto orientamento nello spazio.

Passando dal “sacro” (Cielo Anteriore) al “profano” (Cielo Posteriore), questi stessi strumenti sono utili per indirizzare tutte le attività umane pratiche:

  • combinare matrimoni,
  • concludere affari,
  • determinare i periodi più adatti per la semina, il raccolto e tutte le attività produttive,
  • definire le tattiche, le strategie e le tempistiche delle campagne militari o mercantili,
  • pianificare i progetti,
  • potenziare ed armonizzare l’energia dei luoghi di lavoro, delle abitazioni, delle città e dei paesaggi,
  • impostare l’alimentazione in equilibrio con le stagioni per accrescere la propria energia e la propria salute.

La fonte teorica e pratica del Feng Shui è l’I Ching, il libro più antico della civiltà cinese e “la fonte di ogni scienza e conoscenza”. In particolare il “Grande Trattato”, la sezione del Libro dei Mutamenti dove viene impostata la teoria cosmologica che è la base di tutte le discipline orientali: Yin-Yang, Cinque Movimenti, Otto Trigrammi, ecc.

Lo strumento principe del Feng Shui è la bussola geomantica, il Luo Pan, che si basa sulla mappa universale delle trasformazioni dell’energia vitale, il Luo Shu, che qui di seguito vediamo rappresentato per semplicità nella sua forma numerologica.

Questo schema è detto “quadrato magico” perché, come si può facilmente verificare, la somma di tutte le righe, le colonne o le diagonali è sempre 15, per cui rappresenta la migliore armonia possibile fra tutti i livelli energetici.

I numeri del quadrato corrispondono agli Otto Trigrammi, alle Otto Direzioni ed ai Cinque Elementi secondo le seguenti associazioni:

  1. ☵ Acqua – Elemento Acqua – Nord
  2. ☷ Terra – Elemento Terra – Sud Ovest
  3. ☳ Tuono – Elemento Albero – Est
  4. ☴ Vento – Elemento Albero – Sud Est
  5. (non ha trigramma – Elemento Terra – Centro)
  6. ☰ Cielo – Elemento Metallo – Nord Ovest
  7. ☱ Lago – Elemento Metallo – Ovest
  8. ☶ Monte – Elemento Terra – Nord Est
  9. ☲ Fuoco – Elemento Fuoco – Sud

È interessante notare come questa suddivisione in 9 spazi richiami la grafia dell’ideogramma 井 Jing, Il Pozzo, che è il nome dell’Esagramma 48 del Libro dei Mutamenti, che è anch’esso composto dai Trigrammi Vento ☴ ed Acqua ☵, ma disposti in ordine inverso rispetto all’Esagramma 59 ䷺, La Dissoluzione (La Dispersione), che abbiamo esaminato in precedenza.

In effetti la suddivisione cinese tradizionale standard dei terreni agricoli prevedeva 8 lotti privati, uno per famiglia, con al centro l’appezzamento comune, su cui sorgeva il pozzo, che veniva coltivato congiuntamente dalle 8 famiglie ed il cui raccolto spettava al sovrano.

La Sentenza dell’Esagramma recita:

Le Radici (dell’Albero) raggiungono l’Acquae quindi portano su l’Acqua: (questo è) il “Pozzo”.

Invero il Pozzo alimenta eppure non si esaurisce.

Le città cambiano, ma il Pozzo non si sposta (non perde e non guadagna, c’è chi viene e c’è chi va, ma il Pozzo rimane il Pozzo): invero perché ciò che è solido è al centro [2].

Se la corda non (raggiunge) ancora del tutto il fondo del Pozzo invero non hai raggiunto alcun risultato.

Se si danneggia la sua brocca invero ciò significa “disastro”.

Yi Jing (I Ching) 48.0 e 48.ii

Il pozzo è quindi il simbolo della fonte originaria dell’Energia Vitale, il Qi 氣, a cui tutti possono attingere liberamente, ma che nessuno può modificare (“non cala, non cresce e non si può spostare”). La “sciagura” consiste nel non essere in grado di attingere alla sorgente della vitalità per mancanza di strumenti adatti (“la corda e la brocca”). L’obiettivo del Feng Shui è di fornire questi strumenti.

Abbiamo già approfondito l’utilizzo astrologico, quindi in funzione del tempo, del Luo Shu (leggi l’articolo “Diamo i numeri! – Introduzione all’Astrologia del Feng Shui”), vediamo allora un piccolo esempio di applicazione all’architettura di un’abitazione, quindi in relazione allo spazio.

La forma “ideale” della pianta di un’abitazione, quella della casa classica cinese, è proprio il quadrato magico suddiviso in 9 ambienti di uguale dimensione con, al centro, il patio “vuoto”. Confrontando questo schema “perfetto” con quello della nostra casa si possono trarre molte interessanti considerazioni. Se prendiamo come esempio l’appartamento riportato qui di seguito distinguiamo nettamente un notevole “buco” nella zona in alto a sinistra che corrisponde al numero 4 (la piantina va orientata ponendo il sud, numero 9, in alto).

Tradizionalmente la zona 4 viene associata alla ricchezza ed alla prosperità, per cui questo vuoto corrisponde ad un deficit energetico nel settore economico che influenza negativamente tutti coloro che vivono nella casa.

Un rimedio classico di arredamento per compensare la zona mancante consiste nel porre degli specchi sulle pareti interne adiacenti la zona mancante in modo da “allargare la prospettiva e coprire il buco”. In questo caso, bisogna inoltre potenziare in tutta la casa il tipo di energia associata al numero 4, che è quella dell’Elemento Albero, con piccoli accorgimenti che la rafforzano, come ad esempio: inserire delle piante, utilizzare mobilio in legno, scegliere colori, tendaggi e tessuti di tonalità verde, appendere alle pareti quadri o poster di piante, boschi o foreste e così via. Naturalmente se la zona carente fosse un’altra, per intervenire bisognerebbe tener conto delle caratteristiche specifiche del numero, del Trigramma e dell’Elemento specifico di quella zona.

Rendere vitali tutte le nove aree della propria casa consente di realizzare le Otto Felicità che, secondo la mentalità popolare cinese, rendono la vita piena e soddisfacente:

  1. Raggiungere il successo professionale
  2. Essere felici nella vita coniugale
  3. Godere di buona salute e vivere a lungo
  4. Conseguire la prosperità
  5. (vuoto)
  6. Ottenere la stima ed il sostegno di persone influenti
  7. Avere una prole numerosa
  8. Riuscire negli studi ed acquisire saggezza
  9. Vedere riconosciuti i propri meriti

In questo elenco ciascuna “felicità” è associata al numero corrispondente del quadrato magico, ma rimane la questione della posizione centrale, la numero 5.

Il “centro vuoto” rappresenta il legame con la sorgente dell’energia vitale, con il Cielo Anteriore.

Nel mezzo di obiettivi di vita così prosaicamente concreti deve rimanere una possibilità di apertura all’ineffabile ed all’indeterminato. L’energia deve poter circolare affinché la sana concretezza non si trasformi in bieca grettezza.

“Nel vuoto sta il senso dell’uso” recita il Tao Te Ching:

Trenta raggi si uniscono in un solo mozzo ed è grazie a ciò che non ha che il carro è utilizzabile.

Si impasta l’argilla per fare un vaso ed è grazie a ciò che non ha che il vaso è utilizzabile.

Si aprono porte e finestre per fare una casa ed è grazie a ciò che non ha che la casa è utilizzabile.

Perciò, ciò che hai costituisce ciò da cui trai profitto ma è ciò che non c’è che rende le cose utilizzabili.

Dao De Jing (Tao Te Ching), XI “L’utilità del non-essere”

Il centro è “vuoto”, “non agisce”, ma definisce la struttura entro la quale tutti gli attori possono cooperare e muoversi armoniosamente. È il “centro di gravità permanente” della casa.

Valter Vico
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L’I Ching è un oracolo, un libro di saggezza ed una guida a cui tutti possono accedere per porre le proprie domande, ricevere indicazioni sul giusto atteggiamento da tenere e sulle azioni da intraprendere (o da non intraprendere) nelle varie situazioni della vita e nel cammino della propria evoluzione personale.
Prima di prendere una decisione importante richiedi un consulto con l’I Ching (su appuntamento, di persona oppure via telefono) per porre al Libro dei Mutamenti una domanda concreta su di un problema che ti sta a cuore nei progetti, negli affari oppure nelle relazioni famigliari, affettive o lavorative.
La risposta dell’I Ching ti fornisce un quadro obiettivo dello stato delle cose, un’indicazione precisa della corretta linea d’azione da seguire ed una chiara visione delle prospettive evolutive e degli strumenti a tua disposizione.

NOTE

[1]

Calcolando l’anteriore dell’anteriore e così via si ottiene una sequenza ripetitiva di Esagrammi che è la seguente: 59, 45, 48, 19, 59, …

Gli Esagrammi 59 e 45 condividono nella sentenza la frase “il re si avvicina al suo tempio”, ma è interessante notare che in tutti questi Esagrammi compare (e solo in questi) la funzione sacrale del re come collegamento fra Cielo e Terra:

  • 19.5 – Alla linea sovrana il grande principe sta diventando saggio e si avvia a diventare un “antico re”.
  • 48.3 – Alla linea della difficoltà il re deve imparare a collegarsi alla fonte originaria dell’energia vitale scegliendo il tempo ed il luogo adatti.
  • 45.0 – Il re officia il rito nel tempio ed il popolo si raccoglie intorno a lui.
  • 59.0 – Al tempo della dispersione il rito officiato dal re dimostra la sua utilità nel mantenere il popolo unito ed impedire la disgregazione sociale.

[2] Il Nove al secondo posto e il Nove al quinto posto che sono solidi e centrati.

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